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Tributo #2 Virginia Woolf

Adeline Virginia Woolf

 

 

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Classe 1882. Adeline Virginia Woolf, non è stata una semplice scrittrice, ma anche una grande attivista britannica. Impegnata attivamente nella lotta per la parità tra i sessi. Le sue opere sono di fama mondiale e classifiche letterarie di tutto mondo consigliano almeno uno dei suoi scritti. Virginia, come prescriveva la regola educativa vittoriana, non fu concesso di frequentare alcun istituto scolastico. La madre si premurò di darle direttamente o indirettamente lezioni di latino e francese, ed il padre le consentì sempre di leggere i libri che teneva nella biblioteca del suo studio.

Le opere della Woolf sono decine ed elencarle o parlarne di tutte, sarebbe qui impensabile. Inutile sarebbe anche analizzare il suo stile, il suo pensiero tutto per intero, lascio il compito a studiosi e ai libri di letteratura.

Voglio invece, raccontarvi la mia esperienza con Virginia Woolf.
Ricordo la prima volta che mi ritrovai davanti ad un brano scelto, sulla letteratura inglese, durante i miei anni di Liceo. Il passo era un estratto di Gita al faro. Ricordo la mia noia e il mio snobbarla, cosa che probabilmente ho fatto con tantissimi altri, pentendomene in seguito. Successivamente, quando ho scoperto il piacere della lettura, mi sono sempre ripromesso di comprare un suo libro, ma ogni volta vorrei portarne a casa sempre così tanti, da essermi dimenticato di lei.
Lunedì scorso invece, mi ritrovai in una piccola cartolibreria del mio piccolo paese. Ero lì per comprare dei quaderni e mentre attendevo mi servissero, mi sono imbattuto in una serie di libricini. Nomi su nomi, grandi nomi direi. La Newton Compton ha fatto sì che acquistassi 5 classici a soli 0,99 centesimi l’uno. Edizioni integrali. C’era anche Virginia e questa volta ho lasciato cadere Conan Doyle e ho scelto lei. Mi ha colpito questa copertina rosa shock, questo specchio e questo titolo. “Una stanza tutta per sé”. L’ho letto tutto d’un fiato. Divorandolo letteralmente. Virginia Woolf mi ha colpito. Mi è piaciuta. Vorrei averla conosciuta prima.
Perché ho scelto lei come secondo tributo? Perché forse proprio lei potrebbe essere alla base di questo blog.
Vi riporto alcune frasi che trovo così incredibilmente adatte:
“Le nostre madri che trovavano difficile mettere insieme 30mila sterline, le nostre madri che partorivano 13 figli a un pastore protestante di St. Andrew.”
“Perché gli uomini bevono vino e le donne acqua? Perché un sesso era cosi prospero e l’altro così povero.”
“Avete idea di quanti libri si scrivono sulle donne in un anno? Avete idea di quanti sono scritti da uomini? Sapete di essere l’animale più discusso dell’universo?”

Virginia si è scagliata anch’ella contro quei professori accademici, che hanno proibito alla donna di emanciparsi. Si è scagliata contro la società patriarcale. La donna lavora, ma quel che guadagna lo riserva al marito. La donna svolge lavori che non le piacciono, ma deve sorridere e ringraziare. La donna non può entrare nelle scuole o nelle università. Virginia ha lottato affinché la condizione delle donne, non cambiasse solo in Inghilterra, ma in tutto il mondo.
Le sue opere, i suoi saggi, dovrebbero essere non consigliati, ma di culto nelle scuole e soprattutto per le donne di oggi e del domani.
Virginia Woolf ha centrato quasi cento anni fa, il nocciolo della questione. L’uomo, il professore come lei lo appella, è arrabbiato sebbene abbia prestigio, potere, guadagno e possibilità. Gli uomini sono arrabbiati perché riconoscono nella donna, nella metà della popolazione mondiale, la superiorità. Gli uomini ogni giorno, appena aprono gli occhi, devono specchiarsi in donne, in donne che possono essere superiori a loro e il loro modo di sopraffarle è schiacciarle, ridicolizzarle, inculcando nella testa di tutti che la donna è piccola, è instabile, è sentimentale, è sciocca, è oca giuliva, è casalinga, è madre, è serva degli uomini.
NO! La donna può certamente essere donna, madre, sorella, amica e moglie, ma la donna può essere anche tanto altro. Quando ci libereremo dalla concezione che vede la casa, la famiglia fondata sulle spalle dell’uomo?
Le donne quando capiranno di avere un potenziale, un fatturato celebrale pari a quello degli uomini?
Le lotte per il voto, l’aborto assistito, la cassa pensionistica, il divorzio e quant’altro, non sono storia da ricordare come eventi lontani, del passato. La lotta deve iniziare ogni giorno. La lotta deve insinuarsi in ogni luogo in cui il sesso maschile tende a schiacciare per il retaggio culturale patriarcale.

Viva Virginia Woolf.
Viva le donne.

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