Tag Archives: Law

Tributo #4 Oscar Wilde e la battaglia lgbtq

Oscar Wilde

Oscar-Wild-Alfred-Douglas

Classe 1854. E’ stato un poeta, aforista, scrittore, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese. Autore dalla scrittura apparentemente semplice e spontanea, ma sostanzialmente molto ricercata, con uno stile talora impertinente con il quale voleva risvegliare l’attenzione dei suoi lettori e invitarli alla riflessione. L’episodio più notevole della sua vita, fu il processo e la condanna a due anni di prigione per avere violato la legge penale che codificava le regole morali in materia sessuale.

E’ considerato uno dei maggiori esponenti dell’800, lui ha scritto tanto e tanto è stato scritto su di lui. Tra le opere più celebri, Il ritratto di Dorian Gray, Il ventaglio di Lady Windermere, L’importanza di chiamarsi Ernesto, Il fantasma di Canterville e moltissimi altri.

Una cara amica mi ha chiesto di scrivere di Oscar Wilde. Chi non lo conosce? Chiunque abbia mai chiesto consiglio su un libro da leggere, non può negare che tra le proposte vi fosse il “Ritratto di Dorian Gray”.

Oscar Wilde è un mito letterario, uno di quelli che con i loro scritti e la loro vita si sono resi intramontabili.
Ricordo di aver letto Dorian Gray, dopo che al liceo, la mia docente d’inglese ci fece leggere alcuni estratti del libro. Quelle pagine ambigue sul protagonista avevano acceso in me una curiosità tale da voler sapere tutto su Dorian, tutto su Oscar. Mi sentivo rincuorato dal fatto che un autore dalla fama come la sua, fosse omosessuale. Accreditare la causa LGBTQ con il suo nome era per me, fonte di conforto.
Mi viene da dire, però, che Oscar Wilde è come il testimonial di un profumo. Avete presente Marilyn Monroe e le sue 2 gocce di Chanel #5? Ecco è così che Wilde è diventato per la cultura popolare omosessuale e non solo.
Le mie ricerche sulla sua biografia, sulla sua vita, mi hanno lasciato perplesso. Non sto negando la sua autorità letteraria, anzi, ringrazio i signori Wilde per aver donato al mondo un tale genio.

Ricordate nel 2009 a San Remo, Benigni che lesse un estratto di una sua lettera carceraria, il de Profundis? Mai come nel 2009, in Italia, Wilde è stato testimonial dell’amore omosessuale. Quelle parole struggenti per Bosie “Alfred Douglas”, il suo amato, hanno toccato il cuore di tanti, da meritare una standig ovation all’Ariston,

Oscar come il suo Dorian era un dissipatore, eccentrico, ricercatore di bellezza dubbia, eclettico. Finì in carcere, perché alla sua epoca la Criminal Law Amendment Act, prevedeva la galera per chi praticava l’omosessualità.
E’ bello poter avere in letteratura un autore così grande, che decanta il suo amore per il suo amato Alfred.
E’ comodo però, ricordarsi solo del bello.
Oscar era sposato con Costance Lloyd, aveva due figli, Cyril e Vyvyan. Oscar, benché quasi quarantenne aveva il piacere di sollazzarsi con giovani 17enni prostituti. Nell’ormai celebre de Profundis, se Benigni l’avesse letto tutto, avrebbe dovuto pronunciare anche questo:

“Ci incontravamo solo nel fango.”
“Mi rimprovero soprattutto per la completa depravazione etica a cui ti permisi di trascinarmi.”
“La mia perversione morale è dovuta al fatto che mio padre non mi permise di diventare cattolico.”

Oscar non si è battuto per la causa lgbtq, Oscar era anche un uomo che ha compiuto gesti opinabili, ma che riguardano la sua vita.
L’immagine di Oscar Wilde come esponente della causa, non c’è.
La sua grandezza letteraria, che coincide con la sua vita privata è frutto di una distorsione. Oscar era piuttosto un bisessuale, ha amato Alfred, anche dopo la prigionia, ma è grande per il suo disarmante talento letterario, non perché fosse omosessuale.
Potrei essere accusato di andar contro l’opinione comune, ma talvolta la pubblica opinione ha bisogno di qualcuno che le remi contro.
Ho accettato l’invito di Martina Borrelli a esprimermi su Oscar in questo blog, perché Oscar sebbene tutto è patrimonio di tutti ed è compagno della comunità lgbtq del passato, ma l’impegno del mio blog è quello di parlavi di donne e uomini che si sono battuti per la causa femminista, omosessuale e transessuale. Amo Wilde, ma in lui non riconosco la battaglia, se non l’atroce sofferenza patita in galera per il suo amore.

Non conosco un modo più piacevole per salutarvi se non con un suo aforisma e vi invito a continuare a leggermi se vi fa piacere.

“In ogni istante della nostra vita siamo ciò che saremo non meno di ciò che siamo stati.”

2 Comments

Filed under Estetismo, Gay, LGBTQ, Rights, Scrittore, Writer